Il Fiano di Lapio è sicuramente tra vini bianchi più rinomati al mondo. Largamente gustato e bevuto in una delle feste del vino più conosciute in Italia. Essa si svolge ogni anno a Lapio, un piccolo centro agricolo della provincia di Avellino, ed è denominata Fiano love fest. La manifestazione Fiano love fest, molto conosciuta ed appezzata è attrattiva di molti, sia giovani che intere famiglie, che si riuniscono nei tre giorni a Lapio con l’intento di avvicinarsi al mondo del vino. Il nome Fiano di Lapio non è altro che una forma abbreviata della denominazione Fiano di Avellino docg prodotto in Areale di Lapio. Anche conosciuto col nome Apianum, appellativo chederiva proprio da questa zona, da Lapio e da Ape, perché a motivo della perfetta maturazione che raggiunge in questa zona, le api ne sono molto ghiotte. Nel momento della raccolta, spesso gli operai rischiano di essere assaliti da veri e propri sciami di api, da ciò è derivato il termine Apianum.
Il vitigno Fiano, da cui si ottiene il rinomato vino bianco Fiano di Lapio, fu importato in Italia dagli antichi Greci. Una delle prime aree agricole in cui il Fiano fu impiantato per primo, secondo varie testimonianze storiche, fu proprio a Lapio. In questo piccolo centro agricolo della provincia di Avellino, il vitigno ha attecchito perfettamente. Favorito da un microclima unico, come quello delle bellissime colline dell’Irpinia e da una esposizione beata, il vino Fiano che si produce nella zona di Lapio, (Apianum) si arricchisce di una perfetta combinazione di profumi e aromi eccezionalmente unici, perfettamente combinati tra loro.
Il terreno argilloso di natura calcarea, le condizioni climatiche, il sesto di impianto, la giusta resa per ettaro, il tutto insieme alla professionalità dei viticoltori e dei cantinieri locali, fanno del Fiano di Lapio “Masseria De Vito” un vino eccellente, unico al mondo.
Il Fiano di Lapio coltivato in questa zona, è un vitigno in grado di produrre vini di grande persistenza, raffinatezza aromatica e corposità. Tutte queste sono quelle caratteristiche che permettono anche di invecchiare per alcuni anni. Anche se esistono varie scuole di pensiero al riguardo, alla fine è sempre il consumatore che fa la sua scelta. Alcuni ritengono che il Fiano di Lapio va bevuto molto giovane, appena pochi mesi dopo la sua vinificazione. Altri ritengono che sia più gustoso con qualche anno di invecchiamento. Ognuno è libero di scegliere secondo le proprie preferenze. Ma è doveroso ricordare che in un modo o nell’altro, il Fiano di Lapio, resta sempre un grande vino.
Da consumare piuttosto fresco, ad una temperatura intorno ai 10 gradi. Ottimo per accompagnare primi piatti a base di pesce, crostacei, pesce al forno, formaggi stagionati e non, pollo, anatra e tutte le carni bianche. Ideale come aperitivo soprattutto nei periodi estivi.